Il mercato di diffusione di mascherine chirurgiche di tipo monouso risulta essere notevolmente incrementato quali dispositivi individuali di protezione dal contagio del virus Covid-19.
Le dimensioni del mercato, secondo stime proposte dal capo della Protezione Civile, prevedono fabbisogni compresi tra 90 milioni e 130 milioni di mascherine su base giornaliera riferendosi al solo territorio italiano, Il mercato di approvvigionamento di questi dispositivi risulta essere scarso a causa delle difficoltà di reperimento delle medesime e del fabbisogno a livello globale.
In quest’ottica molte aziende stanno riconvertendo le proprie linee produttive al fine di colmare il gap di fabbisogno produttivo per la produzione di mascherine chirurgiche.
Con lo scopo di favorire la produzione e la commercializzazione di mascherine di tipo chirurgico, attraverso l’emanazione del DPCM 17 marzo 2020 all’art. 15, i produttori possono richiedere una autorizzazione all’istituto superiore di sanità ISS in deroga alle vigenti norme sull’immissione in commercio e alla presenza del marchio CE.
Per l’ottenimento di tale autorizzazione risulta necessario allegare alla domanda in deroga l’esecuzione dei test previsti secondo la norma UNI EN 14683 eseguiti su mascherine chirurgiche.
Marconcini srl ha implementato un sistema per l’esecuzione delle prove di laboratorio da eseguire per la richiesta in deroga in riferimento alla produzione di mascherine chirurgiche.
A questa pagina sono fornite informazioni dettagliate circa le prove da eseguire.