L’attuale disciplina sulla gestione dei rifiuti è costituita dai regolamenti comunitari europei e dai provvedimenti nazionali di recepimento delle parallele direttive comunitarie.
A livello nazionale la normativa che regolala materia dei rifiuti è il Testo Unico Ambientale D.lgs. 152/06.
A decorrere dal 01 giugno 2015 risultano direttamente applicabili ai singoli Stati membri dell’UE due nuove e parallele discipline comunitarie che riformulano, le regole per la classificazione delle sostanze e per la classificazione dei rifiuti.
Classificazione delle sostanze:
- Regolamento 1272/2008/EU – su classificazione, etichettatura e imballaggio di sostanze chimiche e miscele CLPP
Classificazione dei rifiuti:
- Regolamento 1357/2014/UE, che contiene i criteri per attribuire le caratteristiche di pericolo dei rifiuti
- Decisione 2014/955/UE che contiene un elenco aggiornato dei codici di classificazione CER
- Regolamento 2017/997/UE – introduzione della voce relativa alla caratteristica di pericolo HP14 – Ecotossico.
Lo scopo dell’introduzione di tali normative è quello di armonizzare le regole sulla classificazione dei rifiuti in ottemperanza alla normativa sulla classificazione delle sostanze di cui Regolamento CLP n. 1272/2008/UE.
Le novità introdotte riguardano:
- Non applicabilità del regolamento CLP ai rifiuti;
- Individuazione di nuove caratteristiche di pericolo, da H e HP (Hazardous Properties) distinguendole così dalle indicazioni H della normativa CLP; sono difatto stati sostituiti le precedenti dizioni H con le nuove frasi HP, ma non attraverso una semplice trasposizione;
- individuazione di valori soglia per le varie caratteristiche di pericolo HP;
- individuazione di nuovi codici CER di smaltimento.
Tale classificazione permetterà, in modo più operativo, di poter individuare la pericolosità dei rifiuti classificandolo secondo un metodo che si basa su applicazione di valori soglia e valutazione sulla base dei criteri chimici. In questo modo quindi, sia attraverso specifiche determinazioni analitiche sui rifiuti in oggetto, ovvero attraverso un’analisi precisa delle SDS dei prodotti impiegati, risulterà possibile classificare i rifiuti ed attribuire un preciso codice CER.
Risulterà pertanto indispensabile, oltre all’attività analitica da svolgere direttamente sui rifiuti, conoscere le attività e l’impiego di eventuali prodotti chimici al fine di meglio contestualizzare all’interno del ciclo produttivo il rifiuto stesso.